Mille e una notte

Mille e una notte

Monet ha dipinto oltre duecento ninfee guardando lo stesso stagno.

A riprova di quanto può essere bella la stessa cosa ogni giorno…

Quando la guardi con amore.

La cornice dell’opera è centrata sul re persiano Shāhrīyār (Sahrigar), che – tradito da una delle sue mogli – per vendicarsi ha deciso di uccidere sistematicamente le sue spose, al termine della prima notte di nozze.

La bella Sharāzād, andata in sposa al re, escogita un trucco per salvarsi: ogni sera racconta al re una storia, rimandando il finale al giorno successivo… Così per mille e una notte.

Alla fine il re, innamoratosi, decide di salvarle la vita.

Non esiste, nella storia della letteratura, una parabola più semplice e illuminante di quella di Sherazade e Sahrigar per spiegare l’importanza della fantasia e dell’invenzione nella vita degli esseri umani. 

Questa è la ragione per cui Sherazade è uno dei personaggi letterari più seducenti e immortali di tutte le lingue e di tutte le culture.

L’ambientazione delle novelle è varia: il racconto-contenitore – come pure altre novelle – ha una origine indo-iranica ed appartiene al nucleo più antico. Altri racconti denotano un’antica derivazione persiana.

Inizialmente tramandate oralmente – da un punto di vista temporale – si ritiene che la prima stesura organica sia datata attorno al X sec. 

Risale infatti a questo periodo un’opera dal titolo persiano Hazār afsane (mille favole), che potrebbe essere identificata col nucleo più antico di “Le mille e una notte”.

A supportare questa datazione approssimativa, esiste la dichiarazione di uno storico, secondo il quale, all’inizio del XII secolo in Egitto, l’opera Alf layla wa-layla (titolo arabo che letteralmente significa “Mille e una notte”) era molto popolare e conosciuta.

D’altro canto, il manoscritto dal quale furono effettuate le traduzioni che la diffusero in Europa era già stato scritto nel 1500.

Da allora le traduzioni di “Le mille e una notte” si sono moltiplicate in ogni idioma, al punto da contendersi con la Bibbia e con le opere di Shakespeare il primato di libro più diffuso, adattato e tradotto della storia.

LBS è operativa con servizi di traduzione e personale multilingue e risponde a determinati requisiti professionali e di affidabilità comprovati nel tempo.

Per Sherazade raccontare storie che catturino l’attenzione del re è questione di vita o di morte. Se Sahrigar avesse mostrato scarso interesse o noia per le sue favole, lei sarebbe stata consegnata al boia alle prime luci del giorno.

Il re barbaro, ascoltando Sherazade, si è lasciato condurre dalla sua bravura dentro i labirinti d’una esistenza di fantasia in cui è rimasto coinvolto e felice per mille e una notte.

Quando il re Sahrigar perdona la sua sposa, le chiede anche perdono pentendosi dei propri delitti: le favole lo hanno trasformato in un sensibile sognatore.

La letteratura come espediente di evasione dalla quotidianità verso una seducente dimensione all’interno della quale un uomo vive le più straordinarie peripezie… Si moltiplica in centinaia di diversi destini, diventa protagonista di atti eroici, di passioni e di prodigi indescrivibili, visiando i più esotici paradisi secondo itinerari surreali.

Fonte

www.tanogabo.it

Aprile 2021