ROSH HASHANA: Il capodanno ebraico

Capodanno ebraico

ROSH HASHANA: Il capodanno ebraico

18-20 settembre 2020

Si tratta di una delle festività ebraiche più importanti, dalle forti tradizioni.

Ha un carattere e un’atmosfera assai diversi da quella normalmente vigente nel capo d’anno “civile” in Italia. Infatti è considerato giorno di riflessione, di introspezione, di auto esame e di rinnovamento spirituale. È il giorno in cui, secondo la tradizione, il Signore esamina tutti gli uomini e tiene conto delle azioni buone o malvagie che hanno compiuto nel corso dell’anno precedente.

Quest’anno il Capodanno ebraico è stato celebrato tra la sera del 18 settembre e il 20 settembre, osservando con scrupolo le regole legate al distanziamento sociale imposte dalla situazione sanitaria globale. Si tratta infatti di un lock down cautelativo proprio causato delle festività e non di certo a causa dei contagi.

LE TRADIZIONI

SEDER

Sta ad indicare il rituale da osservare durante la cena del Capodanno ebraico e riguarda sia il cibo che le preghiere. Il seder più conosciuto e famoso è quello svolto per la Pasqua ma anche quello del Capodanno è osservato in ogni casa.

TASHLIK

La tradizione vuole che, durante i giorni di festeggiamenti del Rosh haShanah, ogni persona debba recarsi vicino a un fiume o un lago e gettare al suo interno un sasso. Questo rituale ricorda le parole di Michea che rivolgendosi a Dio, constatò che fosse l’unico in grado di poter gettare nel mare più profondo le colpe dell’uomo. Ecco allora che questo gesto è un impegno a gettare via gli sbagli commessi fino a quel momento e a diventare uomini migliori. Rosh haShanah è infatti anche un momento di riflessione e di buoni propositi per l’anno a venire.

COLORI

Nei giorni del capodanno ebraico il colore predominante è il bianco, utilizzato anche per adornare le sinagoghe in vista delle celebrazioni.

CIBO E RICETTE

La cena del Rosh haShana è ricca e prelibata, ma la particolarità è che non esistono piatti tipici da cucinare: piuttosto si tratta di alimenti singoli che non possono mancare in tavola (perché legati ad un particolare significato) e che ogni famiglia cucina e interpreta secondo le proprie preferenze. Ecco una lista dei prodotti tradizionali che non mancano mai:

Agnello

Pesci

Mele

Datteri

Fichi

Zucca

Finocchi

Per preparare questi cibi si utilizza molto miele, perché il buon auspicio per l’anno nuovo è che sia il più dolce possibile (da qui la scelta di frutti zuccherini come i datteri, i fichi e le mele). L’agnello è il simbolo che ricorda il sacrificio di Isacco mentre i pesci indicano la prosperità.

Un altro cibo tipico di questa serata, noto nella cucina kosher ebraica, è la challa. Si tratta di un pane che viene impastato ad anello, sia per indicare il susseguirsi ciclico degli anni e sia per augurare un anno senza spigoli né difficoltà.

Infine simbolico nel Capodanno ebraico è il melograno. Questo frutto non solo è dolce, come la tradizione vuole, ma è fortemente emblematico per augurare prosperità e abbondanza, vista la molteplicità dei chicchi contenuti al suo interno.

Settembre 2020